2022: un anno inedito

Alla ripresa di settembre abbiamo evidenziato come due fossero le tematiche per l’ICT dopo il periodo estivo: l’inflazione e la scarsa disponibilità di componenti hardware sul mercato.

Con l’inizio del 2022 il tema si sta sviluppando nella direzione che avevamo indicato allora, e possiamo notare come l’anno si aprirà con scenari a cui nell’ICT non eravamo più abituati, vale a dire un diffuso e talvolta marcato aumento dei prezzi. In particolare, dopo un anno di aumenti che ha riguardato molti servizi e prodotti, si apre ora una stagione in cui anche chi aveva cercato di assorbire l’impatto di questi rincari si trova costretto ad un generalizzato aumento dei listini.

Il costo dell’energia elettrica, quadruplicato in 12 mesi, ha spinto vero l’alto in maniera incontrastabile il costo dei servizi Cloud, ed a cascata quello dei servizi online. Il trend del cambio euro/dollaro, per il quale sono in vista ulteriori evoluzioni negative a partire da marzo, ha portato e porterà ulteriori fattori di rialzo per tutti quei servizi, in particolare software e affini, che vedono i loro prezzi ancorati alla moneta americana.

Anche il costo delle componenti hardware, per le quali in molti casi abbiamo rilevato dei rialzi medi del 20% in soli 12 mesi, non solo rende più costoso l’acquisto diretto, ma contribuisce a spingere verso l’alto il costo di tutti i servizi in outsourcing.

Il tutto all’interno di quel generale surriscaldamento dei prezzi che in tutti i settori si sta ampiamente riscontrando.

Le prospettive

Le prospettive a breve non sono rosee. Ai rincari già effettivi si sommeranno sicuramente quelli generati a catena nei prodotti a più alto valore aggiunto, che fino ad ora hanno assorbito quelli avvenuti alla loro base. Nel medio periodo auspichiamo che la situazione si assesti, anche se questo non potrà che avvenire su livelli meno favorevoli di quelli di cui abbiamo goduto negli anni passati.

La disponibilità di componenti hardware resterà sicuramente estremamente scarsa almeno fino all’estate. Con l’autunno la situazione della produzione, e in parte della logistica, dovrebbe ridurre i problemi che sono alla causa di questo problema, tuttavia vi sono ancora troppi tasselli in condizioni critiche per poter prevedere che il mosaico torni a comporsi, non da ultimo l’evoluzione della pandemia ovviamente.

I consigli

Ancora più che mai sarà importante realizzare una adeguata programmazione dei propri progetti ICT, al fine di disporre di un tempo adeguato alla loro realizzazione. Ancora più che mai sarà valido il consiglio di non rimandarli, andando incontro a costi di implementazione maggiori, nè tantomeno azzardarsi a continuare a lavorare con sistemi “zoppicanti”. Ancora più che mai sarà fondamentale disporre della capacità di valutare la qualità di quello che si sta utilizzando, e l’effettivo valore che ne viene in cambio. Quanto del budget viene ad esempio ancora oggi speso per mantenere software gestionale inefficienti ed obsoleti, sia in termini di licenze che di costi di “assistenza” a bassissimo valore?
Il nostro punto di vista

Il nostro punto di vista non può che confermare quel trend che già abbiamo iniziato a vedere nel 2020, e che abbiamo incorporato nelle pianificazione strategiche fatte con i nostri clienti. Misuriamo aumenti nei prodotti hardware già effettivi spesso dell’ordine del 20% anno su anno, e riscontriamo grande difficoltà nel disporre dei componenti hardware necessari alla realizzazione dei progetti (per alcuni prodotti abbiamo delle stime di disponibilità che si inoltrano a giugno!). Abbiamo già osservato, fin dall’inizio della scorsa primavera, il rialzo generalizzato di tutti i servizi Cloud, da quelli più semplici (il mantenimento di un dominio) a quelli più articolati. I costi di datacenter, a causa dell’impennata dei costi dell’elettricità sono in continua salita.

Per questi motivi anche noi ci troveremo, nostro malgrado e pur avendolo giù posticipato a lungo, a rivedere verso l’alto il costo di molti dei nostri servizi. Siamo rammaricati di questa situazione che, anche nella nostra più che ventennale storia, rappresenta un trend inedito.

Ad oggi forse un solo settore dell’ICT sta ancora riuscendo a mantenere saldi i costi, e si tratta della connettività, forte dei grandi progressi fatti nelle reti negli ultimi anni e che ancora non si sono dispiegati.

Un’opportunità

Non possiamo tuttavia non cogliere in questo difficile avvio di anno una opportunità. Si tratta della spinta a fare una intelligente analisi dei costi benefici di molte delle soluzioni in uso (o non in uso) nella nostra azienda. Quanto budget stiamo sprecando per mantenere software obsoleti? Quanto lavoro potremmo risparmiare investendo in sistemi di automazione delle nostre infrastrutture? Quanta sicurezza potremmo avere portando i servizi in Cloud anzichè doverci preoccupare di eventuali guasti su sistemi in casa, per i quali è difficile trovare hardware di rimpiazzo rapidamente? E quanta elettricità risparmieremmo facendolo? Quanti risparmi potremmo avere chiudendo contratti di connettività con i grossi operatori, eliminando il noleggio di apparati di rete che costa meno avere in proprietà, gestendo la telefonia in maniera integrata con il VoIP, e così via? Quanto potremmo risparmiare, in termini economici ed in termini di efficienza, disponendo un referente che ci conosce, conosce la nostra struttura, e ci fornisce know-how di alto livello insieme a Cloud, connettività, VoIP, software, ecc piuttosto che tanti fornitori frammentati la cui interfaccia è un call center sempre diverso?

Huge! al tuo fianco

Il nostro spirito è sempre stato quello di cercare, per noi e per i nostri clienti, le soluzioni più efficienti e di valore, sia nel breve come nel lungo periodo. In questo senso crediamo di poter dare, nell’anno che si apre, un contributo ancora più importante nella definizione di una strategia che permetta ai nostri clienti di navigare verso i migliori risultati, attraversando sulla nave dell’efficienza il mare di questa movimentata fase economica globale.

Post Author: Bruno